Esplorare il respiro, giungere alla capacità di controllarlo attraverso la pratica del Pranayama rende potenti e in grado di curarsi, guarire e gestire ogni cosa.
Mi sono avvicinata a questa pratica grazie alla disciplina dello Yoga che, a sua volta, mi ha spalancato la porta sulla strada che mi ha portata fino a questo preciso istante dove sono a scrivere per trasmettervi ciò che ogni giorno apprendo dall’ashram Sivananda dove sono a prestare servizio e studiare. Sempre più connessa con me stessa, esplorandomi nel profondo, tra inaspettate fatiche e piacevoli soddisfazioni, proseguo tranquilla e grata per ciò che ogni giorno in questa vita posso imparare ma anche scegliere e fare.
Per iniziare la giornata, essere più forte della mia mente e pulire il corpo, mi regalo ogni mattina una pratica di almeno mezz’ora di Pranayama durante le mie pratiche yogiche, per far si che la mia vita si allunghi e per portare la primavera ogni giorno dentro di me. È una medicina di cui non posso fare a meno per mantenere i pensieri puri, la mente calma, il sistema nervoso rilassato e far funzionare al meglio tutti gli organi interni, il cervello in ogni sua parte e di conseguenza aver cura completamente della mia salute. Causa covid purtroppo abbiamo tutti molto più chiara l’importanza che il respiro ha sulla nostra vita.
Al giorno d’oggi siamo bombardati sempre più da negatività che portano a vivere stati d’ansia importanti e conseguenti disturbi respiratori gravi che con il tempo diventano cronici andando a compromettere la salute dell’intero organismo fino a farlo ammalare, spesso nemmeno sappiamo realmente quale sia la causa, la si va quindi a cercare dove si sente il disturbo ma, molto spesso, il problema nasce proprio dalla parte opposta. Impensabile vero? È proprio così invece, tanti disturbi sono causati proprio da una scorretta respirazione, come ad esempio problemi di schiena, digestivi, intestinali, ansia, questo perchè una respirazione scorretta protratta nel tempo impedisce al diaframma, agli organi e alle strutture ad esso collegati di lavorare in maniera appropriata.
Anni fa causa la frattura scomposta di sei costole dorsali mi sono dovuta arrendere all’immobilità dopo tanto cercare di combatterla, non solo a livello motorio ma anche respiratorio e sopratutto mentale. Questo connubio ha ribaltato completamente la mia vita e fu così che finalmente presi il tempo e il coraggio per dedicarmi a queste pratiche meditative.
Ho dovuto crearmi una nuova vita e nuove abitudini causa ciò e, per me che vivevo di sport ed ero super energica e attiva, è stato un’enorme ostacolo e cambiamento. Ho dovuto imparare a dire no, ad avere ancora più pazienza, a sapermi trattenere nel fare sforzi, riconoscere la fatica ed adeguarmi ad essa, ascoltarmi e dover decidere cosa fare e cosa no, come per esempio di non fare sport o fatiche eccessive.
Tutto questo mi ha permesso di creare una relazione intima e profonda con me stessa, imparare l’esistenza della compassione e il suo significato, approfondire quello di amore. Per me, che non avevo mai dovuto limitarmi in questo senso, è stato il cambiamento più grande che abbia mai dovuto affrontare in tutta la mia vita ma anche il più affascinante e sorprendente oltre che difficile, poiché reso anche sempre più complesso da altri imprevisti nel percorso.
Sono stata costretta a dover rieducare tutto il mio organismo e l’apparato respiratorio per giungere a respirare correttamente, usare il diaframma, ripristinare il funzionamento di tutto il sistema neuro-motorio.
Mi rendo conto ora che vi scrivo e rivivo ciò che è stato, quanto il Pranayama sia stato indispensabile in questo e quanto ancora posso fare grazie a questa sana medicina naturale. È stata la mia cura, la mia riabilitazione, il mantenimento, il conforto. All’inizio il mio respiro corto e affannato mi spaventava e mi trasmetteva ansia e mi ricordava la paura che viveva in me nell’affrontare quel periodo difficile ma, con il tempo e la pratica, quel respiro divenne la più dolce melodia e compagnia che possa udire per sentirmi viva e in pace.
Nella medicina Ayurveda prescrivono pratiche di Pranayama anche i dottori e ora lo consiglio anch’io, dopo anni di pratica posso confermarne la potenza e gli effetti. È una scienza davvero incredibile, antica, vasta, tangibile e, cosa ancora più importante, non ha controindicazioni ed è gratis. Se da dipendenza, e lo fa, è solo un bene.
L’unica cosa da non fare assolutamente è praticare senza la guida di un’insegnante esperto per avvicinarsi a questa pratica.
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