“La libertà è vedere il tramonto!”
Mi sono avventurata per la prima volta a passare l’estate in una situazione completamente nuova, facendo cose che non avevo mai fatto, in un posto dove non ero mai stata, con gente che non conoscevo affatto, mi piace conoscere e imparare
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Come ho trovato il coraggio?
L’idea di compiere un’altro passo verso la realizzazione di un più alto obiettivo, raggiungere un nuovo livello di libertà. Un’obiettivo elevato, che porto avanti da anni e che passo a passo costruisco, con pazienza e amore. Non lo perdo di vista anche mentre mi dono la possibilità di vivere la Terra Santa, che da tempo mi chiamava: la Sardegna.
È un’isola magica che mi ha insegnato tantissimo, trasmesso un’energia miracolosamente curativa e potente, confermato valori sacrosanti come quello di libertà, giustizia, amore, compassione, ma anche ad affrontare i lati di ombra che ciascuno di noi ha.
Non esser stata libera, sopratutto di poter scegliere se vedere la luce del tramonto, ha oscurato anche me per qualche tempo. Così è che ho ritrovato i miei lati di ombra, accantonati da anni fino al punto d’esser stati dimenticati. Ho cercato tutto il tempo di osservarli anziché negarli, affrontarli anziché nasconderli, attraversarli anziché girarci intorno o nasconderli sotto il tappeto, concedermi di allearmi ad essi anziché sfuggirvi, superarli. Questo mi ha resa ancora più libera anziché schiava di me stessa e delle mie paure, dei miei lati oscuri, delle mie ombre.
Vivendo quest’esperienza nuova ho realizzato che parte dell’obiettivo elevato che ho, oltre a fatti meramente materiali, è qualcosa di ancora più elevato di quanto consciamente fossi in grado di percepire: dare il giusto valore a persone e tempo, sentirsi ricchi, liberi… e non sto parlando di soldi.
Non avere un giorno in cui poter disporre completamente del proprio tempo per dedicarlo alla semplice esperienza di lasciarsi guidare dal sole e dal suo movimento non è umano, estremamente limitante e deturpante, almeno lo è stato per me che avevo scelto da anni ormai di vivere il più possibile nel rispetto di me stessa e della natura. Tutto insegna.
Incessante sorgere, rinascere e tramontare. Incessante produzione di luce e vita ma anche di pace e riposo. Perdere il ritmo circadiano e parte di naturale vita è qualcosa che va contro natura e che non consiglierei a nessuno ora che so cosa significa l’opposto.
Mi sono sentita come in jet leg per tutto il tempo, finché non mi sono arresa a questo stile di vita per viverlo nel minor peggior modo possibile ed improvvisamente finì. Fu così che in tempo brevissimo finì lo scambio con la Terra Santa e rientrai a Parma.
Rientrare significò affrontare una nuova avventura e ritrovare coraggio per farlo. Il valore aggiunto facendolo sarà la maggiore consapevolezza acquisita e sicurezza in me. Quando voglio so che posso tutto, devo solo agire e non perdere di vista l’obiettivo.
Swami Vishnudevananda, allievo di Swami Sivananda, diceva: “L’uomo è libero come un uccello, deve attraversare i confini con fiori e amore, non con pistole e bombe”.
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