Quando accadde di ritrovare la mia spiritualità ed assaporarne la sensazione ero pienamente immersa nell’imparare a stare, impiegare il tempo in cose costruttive anche senza avvicendarmi in qualcosa di materiale o fisico, poiché al tempo impossibilitata anche da una serie di traumi corporei. Era giunto così il momento di intraprendere un viaggio diverso da quelli che avevo fatto fino a quell’istante…
Ma cos’è questa tanto nominata spiritualità?
Si tratta di un modo d’essere che si distacca dalla materialità per giungere ad un livello più profondo dell’esistenza e di armonia ed equilibrio tra corpo, mente e spirito. Nel tempo in cui vi è un risveglio spirituale si arriva naturalmente ad essere più interessati alla ricerca del proprio scopo di vita. Improvvisamente si osservano e ascoltano i segnali, si sente connessione con il Tutto, si vive nel presente, si crede, si è più autentici, si lavora sulle proprie energie e si è maggiormente soggetti alla Legge dell’Attrazione, come direi io, si è nel ritmo del flusso della vita. Lasciandolo scorrere ad un certo punto ci sentiremo come presi per mano, benedetti, protetti, guidati, correndo così il rischio di ritrovare la gioia di vivere e di sentirci davvero felici.
Essere spirituali significa avere come priorità l’amore per sé e per gli altri, si diventa consapevoli che Tutto è connesso e del fatto di essere un pezzo fondamentale di questo Tutto. È così che la Coscienza Individuale si fonde con quella Cosmica.
Le qualità che possiamo riscontrare quando intraprendiamo un cammino spirituale sono compassione, gentilezza, pace, gioia, comprensione, tolleranza, desiderio e voglia di contribuire, fede in un’entità superiore ed equilibrio.
Perché ritrovata?
Perché in parte ricordo di averla assaporata spontaneamente e naturalmente quando, in giovane età, ancora la mia mente e la mia coscienza erano più o meno vergini di cotanta contaminazione ambientale e di pensiero.
Lavorare sull’energia spirituale significa alzare la propria vibrazione ad un nuovo livello dell’esistenza e lavorare sull’innalzamento della propria coscienza.
Essere nel flusso e seguirne il ritmo fa appunto parte di questo percorso in cui non si pone resistenza ai cambiamenti ma vi si resta semplicemente accettando la fluidità della vita. Questo significa fidarsi di un’energia creativa più grande di noi che ci spinge sempre avanti anche quando non sappiamo la direzione. Saper allineare la nostra coscienza con quella cosmica vuol dire fidarsi di ciò che ci succede ed avere la certezza assoluta che #nullaaccadepercaso⚡️, anche se può sembrarci un fulmine a ciel sereno, abbiamo la consapevolezza che ogni cosa arriva per donarci una crescita ulteriore. Porre resistenza causerebbe solo dolore perciò consiglio di lasciare andare e fare scorrere ogni cosa naturalmente.
Inizialmente credi e poi… #nonimportasenoncapisciseguiilritmo!🧘🏻♀️
Namasté 🙏🏻
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