La vita nell’Ashram scorre con un ritmo a se. Innanzitutto un’Ashram è un luogo di meditazione, pratiche spirituali e yoga, spesso immerso nella natura, fondato e utilizzato da maestri, saggi, guru come luogo in cui risiedere e accogliere studenti anche per lunghi periodi seguendo il sistema Gurukula (guru=insegnante, kula=casa).
Mi trovo proprio in uno di questi e mi sembra di essere avvolta in una sfera di luce che calma, nutre e protegge ma che allo stesso tempo mi fa viaggiare alla sua incredibile velocità. Tutto è fluido e non si ha quasi il tempo di percepire cosa accade, si vive semplicemente e agendo in onore di ciò che divulghiamo e che vogliamo trasmettere alle altre persone, lo stile di vita Yoga. Ciò, in una grande casa come questa, è possibile perchè si collabora tutti ad uno scopo comune. Sembra un pò come se una sola testa stesse comandando tante mani per eseguire tutto ciò che occorre. Una sola testa perchè ci accomunano concetti di base e obiettivi, ma sopratutto azioni per raggiungerli.
Ho sempre sognato di creare e contribuire alla realizzazione di qualcosa di grande partendo dalle piccole cose per costruirlo e gli ingredienti di base sono libertà, rispetto, disciplina, buon senso, fiducia e dare il meglio di se dandosi e avendo la possibilità di sbagliare ma avendo il coraggio di riconoscerlo per poter proseguire crescendo e migliorando. Questo è ciò che crea armonia e costruisce un luogo in cui si respira energia positiva, elevata, potente.
L’Ashram di Yoga in cui mi trovo è immerso tra bosco e pianura, intorno solo verde, ma dentro un cuore pulsante di persone volte a collaborare per vedere sorrisi e benessere. Questa grande casa è composta da più edifici e ciascuno di essi ha la sua funzione, un pò come le stanze hanno nelle comuni case in cui abbiamo tutti vissuto, con la differenza che è tutto più esteso. Gli spostamenti avvengono con la giacca e le scarpe ora che è inverno, per passare dalla camera alla grande sala per esempio devo uscire all’aria aperta, così come per andare in cucina o nella libreria, perfortuna non per andare a fare la doccia.
Una giornata tipo inizia la mattina presto, alle sei ci si ritrova nella “Salle de Meditation” per il primo Satsang. Questo luogo per noi è come il nostro grande salotto di casa, dove ci raccogliamo tutti ogni mattina prima di iniziare qualunque altra attività, è il nostro modo di darci il buongiorno. Facciamo lo stesso la sera prima di andare a dormire per darci la buona notte. L’Om scandisce l’inizio del rituale a cui segue la meditazione. Passiamo poi a cantare Kirtan e ad ascoltare Swamiji darci qualche spunto interessante su cui parlare, lavorare e riflettere durante la giornata e per finire: l’Arati, un rituale devozionale in cui si offre la luce del fuoco in dono alla divinità, ricordiamo che prima di tutto risiede dentro ognuno di noi.
Alla fine di questo rituale siamo pronti per praticare le Asana, dalle otto alle dieci circa ci dedichiamo alla pratica del Pranayama e delle posture sul tappetino per terminare con Savasana, il sacro e meritato rilassamento. A volte pratico da sola per approfondire la mia sadhana altre pratico con lo staff e altre ancora con staff e ospiti insieme. Questa grande casa può ospitare chi, come me, presta servizio per lungo tempo ma anche chi vuole venire a fare un ritiro o un corso Yoga i breve durata, perciò ogni giorno qualcosa può cambiare così come le persone con cui condivido spazi e tempo, nonché la lingua parlata che non è mai l’italiano.
Dopo la pratica della mattina è l’ora della colazione-pranzo, rigorosamente vegetariana e preparata con grande amore da tutti quelli che hanno aiutato, dalla preparazione degli ingredienti che comprende lavaggio e taglio delle verdure per esempio, fino a chi è di turno a cucinare. Una grande cucina che richiede il lavoro di più persone contemporaneamente e che è per noi un’altro punto di ritrovo per cantare e chiacchierare, a volte per me anche solo un momento di concentrazione e presenza.
Dopo la cucina ognuno passa a svolgere il suo Karma, chi lavora in giardino, chi in ufficio, chi aiuta nelle pulizie, chi fa la spesa, chi prepara e fa le lezioni, chi studia, chi traduce, chi insegna, chi al computer, alla reception. Questi tanti lavori insieme e ben organizzati permettono a tutta la struttura di funzionare. Ci si trova prima con lo staff per programmare chi fa cosa, parlando un pò in inglese e un pò in francese ci accordiamo su come procedere, essendo ciascuno di noi proveniente da diverse parti del mondo.Alla fine del Karma Yoga pomeridiano ci dedichiamo del tempo libero per riposare, praticare, passeggiare, studiare e svagarci prima di cenare e tornare in cucina.
La giornata non è finita se non c’è il Satsang, il momento della mattina che si ripete la sera e che ci permette di andare a letto tranquilli, con il sorriso sul viso e la gioia nel cuore. Dopo aver meditato, cantato e utilizzato il cervello per qualcosa di costruttivo vado a letto soddisfatta e mi addormento immediatamente dopo aver letto un paio di pagine o poco più. Un’oasi di pace, purificazione ed espansione in cui mi sento molto a mio agio e che auguro a ciascuno di voi di provare, anche solo come esperienza di una breve vacanza. Ovviamente se è la tua prima esperienza può essere molto forte ma quello che ti tornerà sarà impagabile.
Per qualche mese sarò qui a vivere questa esperienza, è solo l’inizio ma è una grande occasione di crescita che mi darà modo di condividere con voi ancora di più.
Namasté 🙏🏻
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