Ho cercato per tanto tempo IL Maestro senza trovarlo, un’esempio da seguire, un modello da replicare che funzioni e che dia i risultati cercati, sopratutto che sia chiaro e coerente con se stesso e di conseguenza replicabile il suo esempio.
Quest’ultimo aspetto non mi fu chiaro da subito, mi ci sono voluti anni e, a suon di colpi dalla vita, un giorno, ricevendo l’ennesima grande botta, la mia visuale cambiò, si ampliò. Uno spiraglio di luce giunse ad illuminarmi nel mezzo del grigio caos nebuloso che pervadeva la mia mente e i miei pensieri negativi: la delusione si trasformò in gratitudine, le aspettative divennero una lezione di vita, le soluzioni arrivarono a far fronte alle speranze infrante e la fiducia in me crebbe notevolmente togliendo spazio vitale alla paura di non valere abbastanza. Fu luce.
Pratica dopo pratica, prove su prove, ricerche su ricerche, girai tanto sia in Italia che all’esterno, provando diverse scuole, maestri, stili, nulla. Trovai tante persone in gamba con una grande dote per l’insegnamento ma alla fine non sentivo quella connessione che reputo indispensabile cercando IL Maestro.
Un giorno, praticando con una delle insegnati di Yoga della mia città, decisi di aggregarmi ad un viaggio in India che stava organizzando nel luogo dove lo Yoga nacque, la patria della spiritualità: Rishikesh. Eravamo in otto e tutti in cerca di qualcosa, chi del maestro, chi di se stesso, chi della spiritualità, chi di viaggiare, chi di fare shopping, chi di fare tutto questo e, inconsapevoli, anche se non tutti del tutto, che in quel viaggio specifico qualcosa nella nostra vita sarebbe cambiato, per sempre.
Per me fu così e non è un caso che vi stai scrivendo di questo mentre sono a prestare servizio nell’Ashram di colui che considero IL grande Maestro ed esempio da seguire. Colui che attraverso i suoi insegnamenti, le pratiche e gli scritti (oltre 300 libri) che ci ha tramandato, mi ha permesso di trovare in me stessa una guida ed esempio da seguire. Questa affermazione nasce dall’ onesta consapevolezza sviluppata attraverso amore compassionevole, tapas, umiltà, servizio, studi, Sadhana praticati negli anni a seguire quel viaggio.
Era il 2018 quando entrando all’Ashram di Sivananda a Rishikesh, sulla riva di Madre Ganga, sentii di essere arrivata dove dovevo andare. Mi sentii a casa. Fu pace.
Osservare l’operato del Maestro, realizzare quanto fece e sta ancora facendo, toccandolo, conoscendo i luoghi dove agì in funzione del bene di chiunque ne venisse in contatto. Fece bene anche a me e mi fece sentire finalmente quella connessione che mi diede la certezza. Ecco il mio Maestro.
“Il vero Maestro è dentro ciascuno di noi.”
È una frase che leggiamo spesso ma è di difficilissima comprensione, richiede un’approfondito studio, accurato, tempo da dedicarvi e meditarvi per essere compresa pienamente. Fatelo anche voi.
Swami Sivananda, colui che attraverso il suo esempio rigoroso e ben saldo mi ha dato le basi per ampliare le mie doti e capacità. Seguendolo dettagliatamente e mettendo in pratica quotidianamente i suoi insegnamenti. Mi ha insegnato la capacità di trovare in me stessa tutto ciò che cercavo da tutta la vita. Resto studente e proseguo nel mio umile viaggio ma mi sento già estremamente bene e grata per questa speciale connessione che si è creata con lui, me stessa e qualcosa di più elevato, grande.
Om e Prem 🙏🏻
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