Perchè lo Yoga inizia a letto?
Lo Yoga è composto da cinque punti: Asana, Pranayama, Savasana, Dieta vegetariana, Pensiero Positivo e Meditazione (che approfondirò in un successivo articolo dedicato). Faccio in modo di integrarli tutti da quando apro gli occhi e prima di uscire di casa, iniziando essendo grata.
Mi lascio pervadere dalla magia del silenzio che contraddistingue questo momento della giornata, mi piace svegliarmi presto quando il mondo ancora è assopito, si odono meglio i suoni della natura, il cinguettio degli uccellini e si scorge dalla finestra il sole che risorge insieme a me e al resto del mondo fuori. Mi piace soffermarmi ad osservare come mi sento ed esser grata per quello che ho, in quel preciso istante, quando realizzo di sentirmi viva. Tutta me stessa non vede l’ora di rivitalizzarsi e ringraziarsi dopo un lungo periodo in cui ho conosciuto da vicino il significato di non riuscire ad alzarsi dal letto e la fatica che si prova per sopravvivere e lottare contro qualcosa di sconosciuto che cerca invece di annientarti. Per questo che mi dono sempre più amore compassionevole attraverso la pratica Yoga e credo sempre di più, sono le due cose che non mi hanno abbandonata ed aiutata ad arrivare fin qui ora.
Per tanti anni mi sono svegliata provando fortissimi dolori, sia emotivi che fisici che mi rendevano tutto ciò molto più complesso ma iniziando dal pensiero positivo e con la pratica costante e quotidiana di piccoli gesti sono giunta con pazienza ad annientare ciò che stava cercando di annientare me. So che significa lottare con il dolore, la malattia e l’ignoto ma so anche che si possono attenuare e trovare delle soluzioni per affrontarle ogni giorno in maniera positiva, un passo alla volta perseverando.
Perchè dico che lo Yoga inizia a letto?
Una mattina nel mio lettino della scuola dove scelsi di vivere per diventare insegnante di questa splendida disciplina millenaria, presa da dolori più forti del solito ma anche dalla determinazione nel voler portare a termine il mio sogno, mi sono detta, perché non aiutare me stessa e il mio corpo a sostenermi anche in questa scelta? Certa che amandomi con compassione, avrò anche su di me, come insegno, i benefici che so si possono ottenere.
Fu così che praticando, meditando, respirando profondamente e con gratitudine quotidiana verso me stessa per la possibilità che mi stavo dando, proseguii con consapevolezza e pazienza verso la strada della guarigione e ci riuscii senza ricorrere ad altro. Lo stile di vita Yoga divenne il mio sempre più durante la giornata fino a farne parte completamente e tutto ciò che mi disturbava pazientemente si diradò fino a sparire.
Per questo ogni mattina, come sul tappetino, svolgo nel letto la mia prima pratica Yoga, dopo aver detto “Grazie” ed essermi regalata un sorriso. Inizio lentamente a risvegliare ogni parte di me con molta gentilezza allungando braccia e gambe, stiracchiandomi e magari sbadigliando. Risveglio poi le articolazioni, con movimenti molto dolci e lenti a partire dalle estremità per procedere verso il centro, il core, l’addome, il plesso solare luogo in cui risiede il nostro secondo cervello e tramite cui possiamo acquisire consapevolmente il controllo sul nostro sistema nervoso autonomo. Tutto questo ad occhi chiusi, mentre mi lascio accompagnare della melodia e dal ritmo del mio respiro. Così è che permetto ad ogni piccola parte di me di risvegliarsi dolcemente, insieme al mio cervello che coordina. I fluidi del corpo iniziano a scorrere meglio, di conseguenza anche le articolazioni si sfiammano, gli organi e tutto il corpo ringraziano per aver portato loro vita nuova e ristoro, nonché avergli permesso di espellere le tossine prodotte durante la notte. Visualizzando e osservando ciò che avviene man mano che procedo mi fa sentire sempre più viva e in pace, mi dona quel senso di totalità e completezza che può culminare solo nella meditazione.
In pochi minuti termino il risveglio e, restando a volte direttamente nel letto, gentilmente mi siedo senza disturbare gli occhi, abbandono l’ego e proseguo meditando rivolta verso il mio tempietto finché non sento di terminare, ringrazio e proseguo nella mia giornata.
Sono finalmente pronta per alzarmi dal letto, ho tutto quel che mi serve per avere il coraggio anche oggi di aprirmi alla vita con amore, empatia, equanimità e compassione. Scelgo di continuare ad essere ogni giorno la mia versione migliore, felice, orgogliosa e appassionata delle scelte che faccio, sorridere e far provare lo stesso anche a te.
Il cellulare, il collegamento al mondo esterno e i suoi condizionamenti lasciamoli al dopo colazione per beneficiarne più a lungo possibile di questa impagabile sensazione.
Inizia anche tu.
Namaste 🙏🏻
Chiara
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