Sono qui nel mezzo della baia e mi lascio vivere coscientemente e consapevolmente, sono pronta.
Ho atteso anni prima di trovare la forza e il coraggio di riprendere in mano tanto di ciò che apparteneva alla mia vita nel “mondo esterno”, di cui due passati all’ashram. Realizzo ora, trovandomi in territorio neutro, che soprattutto questi ultimi due anni sono stati di austerità profonda e non forzata, ma voluta e cercata, sempre più. Questo ha creato in me un vero cambiamento e mi ha aiutata a sradicare le ultime consapevoli vecchie abitudini.
Ho osservato che stare in ambiente neutro, poiché non è ne casa ne l’ashram, ha fatto riemergere abitudini e gioie del passato a cui avevo rinunciato e che avevo messo da parte per paura di non saperle gestire, austerità, bisogno di ordine e disciplina, rinuncia consapevole, insicurezza e incapacità di saper sentire cosa fosse bene per me, sapere scegliere cosa mi appartenesse davvero e cosa fosse frutto di una vita dedita a compiacere e a riempire spazi vuoti, materiali e immateriali. La rinuncia può essere una scelta e per scelta, altre volte indotta dalla disciplina, ma non costrizione, è puro piacere e coscienza.
Questa coscienza è ciò che mi permette di saper scegliere adesso. Ora che sono tornata nel mondo esterno, pieno di tentazioni ed opportunità, sento cosa è bene per me ascoltando il mio corpo e le sue reazioni agli stimoli, le mie emozioni e le loro conseguenze. Non era così scontato per me saperlo fare, sapermi amare con compassione, scegliere di farlo e non arrecarmi danno alcuno che non dipendesse dalla mia volontà, gioire di ogni momento con vera gratitudine nel cuore.
Sono qui nel mezzo della baia e mi lascio vivere.
Lascio che la natura, sia la mia che quella intorno a me, abbia la meglio su paure, angosce, pensieri della mente. Lasciarmi vivere non significa esser passiva e abbandonarmi, ma vivere davvero. Imparare dalla natura, essere presente in ogni azione, istante, scelta di pensiero, amalgamarmi il più possibile con essa seguendone movimenti e fluttuazioni, accettarli per come sono senza giudicarli ma sempre senza perderne coscienza e consapevolezza.
Mi sono presa una settimana per osservarmi. Ho accettato di trascorrere una classica vacanza completamente organizzata, scelta da mia madre tra mare e deserto, soggiornando in un grande villaggio turistico di fronte ad un bellissimo mare. Chi mi conosce sa che non avrei mai scelto questo tipo di esperienza ma ne sono grata, gioisco di questo tempo che posso condividere con lei. Presto ripartirò per intraprendere una nuova esperienza e sarò di nuovo lontana da casa.
Mi sento in vacanza da anni in realtà, da quando ho scelto di vivere la mia leggenda personale nello stile di vita Yoga. È esattamente qui, nella baia dove mi trovo ora a scrivere, che ho iniziato a lasciarmi vivere. Ho ripreso a fare immersioni subacquee, a vedere il mondo anche dall’altra parte, diversissimo, ma dove respiro, pace e attenta osservazione tornano ad avere un ruolo fondamentale, vitale, come nello Yoga. Sott’acqua questo viene enfatizzato, rendendomi ancora più consapevole e cosciente.
Essere in territorio neutro, dove la spiritualità è nell’aria ma non condivisa con tutte le persone con cui vivo la quotidianità e avere a disposizione tutto, è sicuramente un buon stimolo ma anche un grande aiuto per osservare che l’ascetismo ha dato e sta dando i suoi frutti.
Mi sento una versione migliore di me stessa: disciplinata, più sicura, stabile, consapevole, cosciente, in grado di osservare, scegliere, gestirmi e gestire le situazioni, sapere cosa voglio con ferma decisione. Posso tutto se è ciò che voglio e finalmente mi sento davvero amata.
Lasciarsi vivere non significa essere passivi alla vita, arrendersi ad essa. Essere qui, in mezzo alla laguna, alla natura che vi abita, che vive e mi lascia vivere, mi accetta e mi fa da maestra mostrandomi che io sono l’unica autrice delle mie paure, angosce e scelte.
Attendo il tramonto, vedere le tonalità dell’arancione mi da energia e mi fa sentire realizzata, mi trasmette ottimismo, gioia, complicità, vitalità, forza, pace. Sto scrivendo e sentendo la riconoscenza e il calore che il contatto con la natura e il mondo sott’acqua mi danno. Provo grande riconoscenza. Sento un’immensa connessione che parte dal ventre aprendolo e collegandosi con quello di tutti gli uomini, il centro di tutte le cose animate e inanimate.
La luna piena nel frattempo è uscita a fare capolino, è molto potente e sta cambiando le maree. Osservo, vivo e, come il mare nella baia, mi lascio vivere dal tutto, consapevolmente e senza giudicare. Semplicemente apro il cuore e osservo.
Namasté 🙏🏻
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