“eSKY” e ReYoga: un mattoncino alla volta per raggiungere il tuo cielo!
Fermarsi al titolo è un peccato anche se ispirante, è per questo che vi consiglio di procedere nella lettura.
Un giorno, costretta all’immobilità per motivi di salute, mi ritrovai a dover affrontare tutte le paure che fino a quel giorno avevo accumulato e che negli anni mi avevano rinchiusa tra le mura che mi ero costruita con esse. Decisi così di voler iniziare ad abbatterle, cercando di non creare altra polvere ma piuttosto pulendo e valorizzando di volta in volta gli spazi che si venivano ad aprire. Non è stato per nulla facile e, all’inizio sopratutto, non mi sembrava di vedere risultati ma solo altra polvere che svolazzante si andava a posare sugli altri vecchi muri dandomi così la sensazione di esser di nuovo da capo, ogni giorno, ma il mio perché era più forte e perseveravo.
Pian piano i muri iniziarono a diradarsi e la polvere ad uscire. Perseveravo con sempre più ottimismo fino a quando nacque in me la sensazione di ridare vita ad un’opera d’arte, come quando restaurando un palazzo ritrovi sotto gli starti d’intonaco anonimo e sporco, affreschi meravigliosi. Abbattendo muri si aprono stanze e finestre che erano state murate. Spazi nuovi in un vecchio contenitore che necessitava di vita. Luce. Diedi così libero spazio alla creazione della mia opera d’arte ed iniziai la mia restaurazione.
Consapevole che un obiettivo così alto richiede impegno cosante e aspettative basse, decisi di dedicarmi con costanza e amore compassionevole alla sua realizzazione. Il lavoro da fare era tanto e senza una guida non sapevo da dove iniziare ma sapevo che lo volevo fare. La forza del pensiero può ogni cosa. Con resilienza proseguivo senza farmi condizionare da chi intorno cercava di farmi tenere erti muri aprendomi con coraggio alla vulnerabilità.
Dopo aver iniziato ad adottare lo Yoga e la meditazione quotidianamente e più consapevolmente, sia come cura che come stile di vita, in breve tempo le idee si schiarirono e ebbi ben nitido il punto da dove iniziare. Improvvisamente mi sentii come presa per mano, accompagnata. Perseverando ad abbattere muri, ritrovai la stanza murata che conteneva i miei sogni e il mio sorriso. Come una bambina che stava aprendo i regali per il suo compleanno, mi meravigliavo sempre di più ad ogni sogno ritrovato e ne gioivo aumentando i sorrisi. Iniziai a riappropriarmene, uno alla volta come fossero stati dei giochi nuovi da esplorare.
Ogni volta che iniziavo ad utilizzarne uno restavo a bocca spalancata, prima spaventata dalla difficoltà che richiedeva l’impegno nel realizzarlo e poi meravigliata dalla capacità che acquisivo nel portarli a termine. Iniziai consciamente da quelli più facili, che già per me allora sembravano quasi impossibili e pazientemente cercai di aumentare le difficoltà. Ci sto ancora lavorando e la fine non esiste. Le paure diminuiscono e la consapevolezza aumenta in maniera proporzionale. Crescita, felicità e pace costanti richiedono amore, impegno, pazienza e corretta visione della realtà quotidiani.
Sognavo di essere cittadina del mondo
Il sogno di essere cittadina del mondo, avere la capacità di comunicare con tutti senza barriere, aprire le mie conoscenze a nuove culture ed esperienze arricchenti, poter intraprendere così un percorso di vita e studi fuori dalla mia zona di confort e allo stesso tempo nel luogo in cui ciò che volevo studiare era per me formidabile. Sentivo il tempo stringere, ero già grandina e sognavo di acquisire il meglio possibile e in maniera più originale possibile. Quindi perché non iniziare proprio dalle origini?
Studiai inglese con un’insegnante privata che divenne poi la mia spalla nel progetto che avevo. Andai a studiare e vivere per velocizzare la mia pratica della lingua, prima in Inghilterra ovviamente, dove lei mi consigliò e tutto iniziò a prendere lentamente forma. Sapevo che quel passo mi avrebbe aperto una marea di porte tra cui quella che mi portò a superare anche la paura di lasciare il vecchio per il nuovo. Fu così che in pochi mesi mi sentii pronta per acquistare un biglietto one way verso il secondo obiettivo, studiare Yoga nella sua patria d’origine, in India e intraprendere un lungo viaggio nell’esplorazione di me e di ciò che è correlato a questa grande scuola di vita. Questo mi portò ad avere la sensazione di vivere tre volte, a mettere in pratica nella quotidianità tutto ciò che stavo trovando, imparando e conoscendo senza smettere di continuare i lavori nel mio palazzo.
Mi ritrovai ad insegnare Yoga e persino inglese ai bambini in Sri Lanka.
Sì io! Ancora non ci credo.
Tornata in Italia con gratitudine e grande entusiasmo andai a trovare la mia English Teacher Sandra (che diventò poi anche insegnante di Yoga) e le proposi di lavorare ad un progetto. Lo scopo è quello di facilitare la vita a chi, come me, avrebbe voluto ampliare le proprie conoscenze fuori Italia ma non ha potuto farlo e lo sta rimandando per diversi motivi ma sopratutto, perché gli manca lo stimolo giusto per intraprendere con coraggio un progetto di questo tipo.
Non c’era un corso che insegnasse inglese per lo Yoga e che sostenga chi sceglie il coraggio di affrontare questo grande cambiamento e noi lo abbiamo creato.
È nato così il nostro corso di inglese per chi vuole frequentare lezioni e ritiri di yoga in lingua o studiare e insegnare. Un percorso arricchente e personalizzabile.
Le lezioni sono state caricate sul sito englishskillsforyoga.com per dare a tutti la possibilità di approfondire il tema e dal web c’è poi la possibilità di entrare in contatto e personalizzare il percorso di ognuno.
Sono Chiara Zucchelli insegnante di Yoga a tempo pieno, on site e on line, a seconda di dove ci troviamo. Sto prestando servizio nell’Ashram Internazionale di Yoga Sivananda in Francia ma la mia origine mi fa tornare spesso anche in Italia oltre che viaggiare per il mondo. L’esperienza nell’ashram è motivo di grande crescita sia personale che professionale e mi sta permettendo di abbattere altri muri enormi. Prossima stanza intanto la lingua francese. La fine non esiste nel realizzare i propri sogni ma il consiglio per farlo senza scoraggiarsi è di partire dalle piccole cose, un mattoncino alla volta. Sono qui per iniziarvi alla vostra restaurazione, alla scoperta della vostra opera d’arte, aiutarvi a trovare in voi la gioia nell’abbattere quei muri con la forte motivazione di realizzare i vostri sogni. Usiamo mattoncini @Reyoga per praticare, approfondire la nostra pratica e superare i nostri limiti, non mattoni d’argilla cementati e stratificati per creare muri di paure da nascondere.
Om shanti 🙏🏻
Articolo pubblicato da e in collaborazione con ReYoga
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