Vuoi fare la cosa giusta, ma non sai come fare. Ti sei prima chiesto cosa significhi veramente?
Parti innanzitutto dalla definizione di giusto ma soprattutto da che significa giusto per cosa e per chi.
Giusto è per definizione una persona equanime in giudizi e comportamenti. L’imparzialità è una dote che difficilmente fa spontaneamente parte di noi esseri umani ma si può arrivare ad ottenerla con tanta costanza ed allenamento, come in ogni cosa, portando l’attenzione alle parole che utilizziamo e al susseguirsi degli eventi senza venirne travolti. Accogliendo le emozioni ma senza aggrapparci ad esse. Lasciare fluire, scorrere.
Lo ripeto tante volte al giorno quando insegno, quando ascolto gli insegnamenti dei miei maestri, quando semplicemente parlo con le persone che mi trasmettono la loro volontà di voler cambiare qualcosa nella loro vita, anche se spesso non lo dicono o non ne sono consapevoli ma si lamentano quotidianamente di ciò che non hanno e vivono. Continuano a ripetere che stanno male per qualcosa che non va come vorrebbero ma non fanno azione per trovare soluzioni, vomitando solamente le loro lamentele e spargendo negatività anziché energie positive. Il mondo non ne ha bisogno, o meglio, io non ne ho bisogno e nemmeno tu!
Inizia a portare le attenzioni all’interno e non alle cose o alle situazioni esterne.
Queste non si trasformeranno come per magia solo perchè ti lamenti, così facendo anche le energie che attrarrai, le persone, le situazioni, con il tempo si modificheranno fino a diventare come esattamente tu le hai create.
Dopo attente osservazioni su me stessa, sono giunta dopo anni in cui ho permesso a tante situazioni di travolgermi ed abusare di me, a smettere di giudicarmi ad amarmi e rispettarmi sempre di più fino a scegliere nel massimo delle mie capacità e coscienza attuali, cosa mi fa bene, di cosa ho bisogno, come farmi rispettare, quanto voglio avere coraggio, fare azione, restare focalizzata sui miei obiettivi e portarli a destinazione, lavorare per come vorrei vedermi dall’esterno e fino alla fine dei miei giorni in questo corpo e nelle prossime vite. Un lavoro un po’ complesso, me ne rendo conto ora scrivendolo, ma è quello che mi fa sentire sulla strada giusta per me e per raggiungere gli obbiettivi che voglio raggiungere.
Non è un caso abbia usato come immagini dell’articolo le foto dei miei “esordi”, dove e quando iniziai le mie prime e vere immersioni complete nelle terme dello Yoga. Ora noto, oltre le belle scritte sui muri, sopratutto il valore che hanno collegandole anche alle asana:
- Vrksasana la posizione dell’albero, nella foto in copertina, simbolo di concentrazione, equilibrio
- Hanumasana, qui sopra, che simboleggia il coraggio e l’amore nel lanciarsi in imprese che sembrano impossibili.
Con la consapevolezza e conoscenza che ho oggi, posso confermare che fu proprio così ma a suo tempo feci queste asana solo per fare delle foto belle da vedere e in tema con lo scopo del viaggio.
#nullaaccadepercaso⚡️
Ero partita per il mio primo viaggio spirituale in India, mi trovavo esattamente nella capitale dello Yoga, in queste immagini eo in visita alle rovine dell’ashram dei Beatles a Rishikesh. Un viaggio che mi ha illuminata, sopratutto quando visitai finalmente l’ashram di Swami Sivananda, ma di questo parlerò in un’articolo dedicato.
“All you need is love” non è una frase buttata lì a caso e nemmeno qui dove stai leggendo. Troverai ogni risposta partendo dall’amore, incondizionato e compassionevole, per te stesso, tutto il resto di conseguenza diventa giusto. Lo dice inequivocabilmente anche il testo della canzone e lo ripete per tutto il tempo, come un mantra.
Non conta altro oltre all’amor proprio quando si vuole intraprendere una trasformazione, un’evoluzione. Non si tratta di egoismo, tutt’altro. Il mio primo e massimo obiettivo è rivolto allo scopo di vedere più equanimità, pace e benessere nel mondo. Per fare questo ho scoperto di persona e a discapito della mia salute, che la prima persona su cui devo sperimentare questo è me stessa ed è giusto, perché se non posso nemmeno stare in piedi per i dolori e il malessere di cui lamento, certo non posso aiutare gli altri, se non sopporto la vita che faccio non posso essere felice e positiva.
Attiro ed espando ciò che sono e potendo scegliere preferirei qualcosa di lucente e luminoso, positivo e virtuoso, fecondo e gioioso, non doloroso e lamentevole.
C’è chi giudica giusto qualcosa o qualcuno senza aver in se equanimità e nemmeno essendo da esempio del comportamento che predica. Ognuno sceglie come vuole vivere ma anche chi vuole avere intorno e cosa vuole attirare.
C’è sempre la possibilità di scegliere e la cosa meravigliosa è che dipende solo da te e da quanto sei disposto ad amarti.
Solo una cosa non puoi scegliere ma non è ciò di cui trattiamo qui e ora.
Namasté 🙏🏻
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